La Nè · Tempo libero

Scribbles that Matter

Buon pomeriggio carissimi!
Come stiamo?

Io da questa settimana ho iniziato a fare i turni a lavoro e non sappiamo per quanto tempo dobbiamo andare avanti (spero poco)…
Ieri mi è toccato il mattino e oggi devo fermarmi fino alle 22,00: non mi passerà più!

Visto il tantissimo tempo a disposizione ne approfitto per parlarvi di una delle mie ultime scoperte che mi sta cambiando la vita: il Bullet Journal!
Sapete già di cosa si tratta?
Il Bullet Journal è un sistema personalizzabile per organizzare appuntamenti, cose da fare e liste di ogni tipo, in modo da essere più efficienti con meno sforzo. E’ un’agenda costruita in base alle proprie esigenze e con la quale organizzare e tracciare tutto quello che serve, dalla vita privata al lavoro.

Il sistema è stato inventato da Ryder Carrol, Digital Product Designer di New York, dopo anni di sperimentazioni.
QUI trovare il suo sito ufficiale con video-spiegazioni di come funziona.

Di base l’agenda viene costruita da sezioni chiave:

  • L’indice
  • Le “keys
  • Il “future log
  • Il “monthly log
  • Il “daily log
  • Le “collections

L’Indice, come dice la parola stessa, è dove appuntiamo le varie sezioni della nostra agenda seguito dal numero di pagina corrispondente.

Le keys sono praticamente i simboli che utilizzeremo per riconoscere particolari eventi come: cose da fare, appuntamenti, compleanni, ecc ecc e son facili e riconoscibili perchè li decidiamo noi.
Quindi si costruisce una legenda in cui li elencheremo con il loro significato.

Il future log non è altro che la vista Calendario completa con tutti i mesi dell’anno (un pò come quella che compare quando apriamo l’app del Calendario sul nostro smartphone).
Qui di solito si segnano cose più importanti e che sappiamo già che accadranno.

Il monthly log è la sezione più dettagliata del mese corrente: di solito viene costruito con una colonna in cui scriviamo il numero, una colonna con le iniziali del giorno della settimana corrispondente e infine, lo spazio rimanente viene sfruttato per indicare le cose che abbiamo pianificato.

Il daily log è la parte più interessante perchè è il dettaglio della nostra giornata in cui segnare tutto quello che dobbiamo ricordare.

Le collections infine, son liste di cose da fare, progetti da realizzare, ecc ecc.. Ad esempio, la lista dei video da realizzare per youtube, oppure l’elenco dei libri che si vogliono leggere quest’anno e così via.

Decidete tutto voi.
E’ questa la cosa più bella e che mi ha fatto avvicinare a questo sistema e a ricercarne sempre più informazioni.

Poi ognuno è libero di scegliere se realizzare l’impostazione classica, proposta dal creatore, oppure farne una su misura.
Io ho optato per un 50 e 50: ho infatti l’index, le keys, le collections, il future log e il monthly log l’ho impostato per un paio di mesi ma da Marzo in poi, credo non lo utilizzerò più in quanto per me, funziona molto meglio il future log in cui imposto in modo generico le attività e il daily log per il dettaglio.

Cosa serve per cominciare?
Per prima cosa, un’agenda di un formato che sia comodo e soprattutto, che piace.
Quelle consigliate sono le Leuchtturm1917 con carta puntinata, le Moleskine, oppure le Scribbles that Matter. Ma non sono scelte “obbligatorie“.
Il formato più scelto è l’A5 perchè è un ottimo compromesso tra l’A4 e l’A6 e quindi, risulta facilmente trasportabile ovunque (borse, zainetti..).

Perchè la carta puntinata?
Perchè alla fine è comodissima per realizzare qualsiasi cosa a differenza delle classiche righe o quadretti.
E’ molto più versatile.

Come ho scelto il mio Bujo? (bujo = abbreviazione di Bullet Journal)
Grazie ad una video recensione di Qualcosa di Erre:


Tra l’altro, vi consiglio di seguire il suo canale perchè è grazie a lei che ho effettuato il primo setup e imparato tutti i trucchi.

Quindi ormai, sia dal titolo, sia dal video, avete capito che ho scelto una Scribbles that matter!

Ho acquistato l’agenda su Amazon alla cifra di 17,99€ per la versione Iconic (ovvero questa con la copertina disegnata a rilievo) altrimenti, è possibile trovarla anche nella versione Classic con copertina liscia e costa leggermente meno.

E’ disponibile in diversi colori ma mi sono innamorata di questo accostamento giallo verde acqua.

La chiusura ad elastico è comodissima e in più, a differenza della Leuchtturm1917 (chiamata anche Faro) che dev’essere acquistato a parte il pezzo, qui è già inclusa la banda elastica per la penna.

Scusate le foto, ma appena mi è stata consegnata in ufficio ho dovuto subito aprirla e scattare!!!

Un’altra cosa comodissima, e che ho iniziato a sfruttare fin da subito, e che la Leuchtturm1917 non ha, è una fantastica tasca al fondo realizzata in cartone spesso e stoffa (la parte gialla):
STM_taschina

Qui ho inserito adesivi, righello e clips.

Aprendo l’agenda le prime pagine si compongono di:

La prima pagina in cui inserire il nostro nome e la data di inizio del Bullet Journal e la seconda pagina in cui semplicemente c’è il nome dell’agenda e il formato.

Subito dopo ci sono le pagine da compilare per le Key (già suddivisa in simboli e color code) e l’Index (indice):

Questa è un’altra particolarità che su altre agende invece, dobbiamo creare a mano.
Per l’Indice ci son ben 3 pagine dedicate.

Ed ecco l’interno, puntinato come per le Leuchtturm1917, le Moleskine e qualsiasi altra agenda che scegliete specifica per il Bullet (nulla vi vieta di utilizzare agende con pagine completamente bianche o a righe o a quadretti):

Un’altra caratteristica a favore della Scribbles sono le pagine già numerate (per le altre bisogna farlo a mano) e la presenza di due segnalibri, in tinta con l’agenda, sempre in stoffa satinata.

Arrivando verso la fine troviamo due pagine utilissime dedicate alla prova delle penne!
STM_penTest

La sto già super sfruttando!

E infine, la pagina dedicata alla fine del nostro Bujo con una piccola riflessione:

Allora cosa ne pensate?
Utilizzate anche voi questo sistema per organizzarvi e ricordarvi di fare tutte le vostre cose?

Siete curiose di vedere il mio setup?

Fatemi sapere!

2 pensieri riguardo “Scribbles that Matter

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